La paura, il nulla e la morte sono la sostanza della violenza, è di questo che è fatta. Ma non è la paura il fondamento dell'umano. Non è la morte quello che gli dà significato, bensì la sua necessità di immortalità e di trascendenza. Se la scintilla dell'immortalità fosse custodita nel fondo del cuore umano, come una brace sopita che ha bisogno di un soffio per accendersi e se all'improvviso quel soffio l'infiammasse e volesse uscire dal suo mondo lontano per tingere il mondo umano; se un'azione fosse diversa da un'altra per il fatto che certe azioni accendono il fuoco interno ed altre azioni lo spengono; se l'essere umano fosse l'esca in cui si annida la scintilla divina e la sua azione fosse la pietra che la infiamma, se quel fuoco interno fosse tanto intenso da illuminare il mondo che guardo; se tutto fosse ricoperto da un fuoco di essenza e senso e se quello mi riempisse dalla testa ai piedi, non vorrei mai spegnerlo. L'atto morale è tale perché infiamma la scintilla divina all'interno dell'essere.
Dario Ergas, 18 luglio 2009 per la Fondazione Laura Rodríguez
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