domenica 23 gennaio 2011

Quando cerchiamo la riconciliazione

Se cerchiamo la riconciliazione sincera con noi stessi e con quelli che ci hanno ferito intensamente è perché vogliamo una trasformazione profonda della nostra vita. Una trasformazione che ci tiri fuori dal risentimento nel quale, in definitiva, nessuno si riconcilia con nessuno e neanche con sé stesso. 
Quando arriviamo a comprendere che dentro di noi non abita un nemico ma bensì un essere pieno di speranze e fallimenti, un essere nel quale vediamo in rapida successione di immagini, bei momenti di pienezza e momenti di frustrazione e risentimento. 
Se arriviamo a comprendere che il nostro nemico è un essere che ha vissuto anch’egli con speranze e fallimenti, un essere nel quale ci sono stati bei momenti di pienezza e momenti di frustrazione e risentimento, avremo messo una sguardo umanizzatore sulla pelle della mostruosità. (Silo, Punta de Vacas 5/5/2007).

domenica 9 gennaio 2011

Invito alla Cerimonia di Benessere settimanale

Un'ondata di benessere deve arrivare a tutte le persone care....meditiamo su questa energia che esce dal nostro essere per dirigersi verso gli altri....


Martedì 11 gennaio 2011
Ore 21.30
Via Flaminia 26

mercoledì 5 gennaio 2011

Noi abbiamo l'intenzione di essere coerenti

I cambiamenti validi comportano la necessità di rendere coerente la nostra vita. 
Sembrerebbe che, se stiamo qui, in questo incontro, abbiamo deciso di continuare a vivere veramente. 
Il problema è: a quali condizioni?
Non è chiaro fino a che punto si è disposti a lottare per queste condizioni di per sé, ma è molto meno chiaro ancora, fino a che punto si è disposti a lottare affinché queste condizioni possano raggiungere altre persone.
Alcuni preferiscono vivere con il dolore, la sofferenza e l'ingiustizia.
La scelta diviene più complessa se si deve anche lottare per gli altri.
L’alternativa opposta che si pone è che ciascuno vada per la sua strada.
La gente ha bisogno di un sistema di idee coerenti con la propia azione.
Dato che nessuno è isolato dal resto, vivere questa situazione, comporta la produzione e ricezione di contraddizioni.
Non si può cambiare la propria vita senza pensare agli altri.
Se le persone con cui ci relazioniamo cambiano, producono cambiamenti in noi e così al contrario.
Se vogliamo cambiare la nostra situazione e veramente influenzare la situazione degli altri abbiamo bisogno di azioni progressive e costanti.
Dovremo dare una direzione alla nostra vita ricercando coerenza tra ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo.
Dal momento che non siamo isolati, tale coerenza dovrà trovare il corretto rapporto con gli altri, trattandoli come noi stessi vogliamo essere trattati.
Queste due azioni non possono essere rigorosamente applicate.
Non possiamo pretendere di essere un modello, perché noi conosciamo la nostra incoerenza.
C’è solo una piccola differenza tra noi e gli altri: è che noi abbiamo la ferma volontà di essere coerenti, e aspiriamo a dare un senso alla nostra vita.
Cerchiamo di pensare, sentire e agire nella stessa direzione.
Nel linguaggio comune le intenzioni non hanno di per sé una consistenza: sono “solo” intenzioni.
Non è così per noi.
Siamo ancora in contraddizione, ma con l'intenzione di essere coerenti.
Noi veramente non ci rassegniamo ad essere incoerenti, e cerchiamo di cambiare.
Questa piccola differenza è fondamentale.



pubblicata da Manuel Hidalgo il giorno lunedì 22 novembre 2010 alle ore 23.11 da un discorso di Silo e tradotta